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Parente stretto del fagiolo, il fagiolino si contraddistingue dal noto legume perché consumato intero.
Del fagiolino - noto anche come tegolina o cornetto - si mangia infatti anche il baccello e non solo i semi maturati al suo interno, come invece accade per il fagiolo. La leguminosa, nota anche come mangiatutto, esiste in natura in diverse varietà e colorazioni, nonostante noi conosciamo bene la classica tegolina verde.
Sono due, invece, le categorie di piante di fagiolino: la nana e la rampicante. Il fagiolino è una pianta perfetta per le rotazioni colturali, perché come tutte le leguminose rilascia nel terreno azoto, preziosissimo per altre coltivazioni.
La semina del fagiolino e quella del fagiolo vengono gestite in maniera similare.
La leguminosa può essere seminata direttamente in vaso oppure in orto, a condizione di optare per ampi contenitori in caso di semina su balcone, terrazzo, veranda e soprattutto avendo cura di scegliere un terriccio di medio impasto, ben drenante, dal ph neutro e povero di calcio.
Altro aspetto importante concerne i tempi di semina: quest'ultima va avviata nei mesi primaverili ed estivi, a temperature piuttosto alte (comprese tra i 16 gradi notturni e i 28 diurni) e garantendo una distanza tra le future piante di almeno 5 cm in caso di fagiolini nani e di 15 cm circa in caso di colture di varietà rampicante. Le file saranno distanziate tra loro 50 cm nelle varietà nane, per raddoppiare in caso di varietà rampicanti.
I tempi colturali della pianta di fagiolino variano a seconda della categoria di appartenenza.
Il fagiolino nano è da prediligere per vari motivi. Innanzitutto, questa varietà può essere facilmente gestita in vaso (da porre in luogo soleggiato) e vanta un ciclo colturale più breve. I contadini più esperti, tuttavia, non disdegnano la coltivazione della varietà rampicante, che avrà bisogno di sostegni per ergersi in alto e fruttificare correttamente.
Qualunque sia la varietà scelta per la coltivazione, la pianta di fagiolino andrà annaffiata con costanza, avendo cura di non bagnare le foglie e soprattutto di evitare i fastidiosi ristagni idrici. Le colture di leguminose, inoltre, dovranno essere sottoposte ad operazioni di pacciamatura e di rincalzo, quest'ultima da effettuare in caso di fagiolini di varietà nana, una volta che abbiano raggiunto i 40 cm di altezza.
Quando avviare la raccolta dei nostri fagiolini? Risposta banale, ma non da sottovalutare: l'ortaggio sarà raccolto prima che i semi al suo interno giungano a maturazione e quando esternamente si presenterà tenero al tatto e di colore verde.
Il fagiolino è una coltura piuttosto resistente, se gestita correttamente.
Il rischio di contrarre marciume del colletto o marciume radicale è, tuttavia, dietro l'angolo. Tali patologie possono essere evitate con una sapiente opera di prevenzione, giacché se le colture verranno colpite da tali malattie dovranno essere eliminate definitivamente.
I fagiolini sono prede ambite di afidi e lumache, che possono essere tenuti lontani con trappole e rimedi naturali.
Ricco di acqua, fibre, vitamine e sali minerali, il fagiolino si configura come un vero e proprio elisir di salute e bellezza per il nostro organismo.
Oltre a prestarsi a numerose preparazioni culinarie, infatti, il legume mangiatutto può apportare al nostro corpo notevoli benefici. Il fagiolino non è solo un valido alleato della nostra dieta, ma presenta anche proprietà diuretiche, lassative, anti-diabetiche, rinfrescanti e rimineralizzanti.
100 gr di fagiolini contengono: