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Facile da coltivare, ancor più semplice da consumare: è la bieta o bietola, ortaggio appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee, i cui benefici medici e gastronomici sono noti sin dai tempi antichissimi.
La coltura esiste in natura in diverse varietà, le cui due più note sono la bieta erbetta (detta anche a foglie larghe) e la bieta a coste.
La bietola è parente stretta della barbabietola; si tratta di una coltura biennale, che prolifica praticamente tutto l'anno. Le foglie sono la parte commestibile della pianta: vanno consumate rigorosamente cotte.
La bieta è una coltura facile facile. I suoi semi, infatti, ben tollerano temperature basse e germinano in terreni che non necessitano di grandi cure.
I semi possono essere inseriti tutto l'anno nel suolo oppure si può avviare la germinazione delle piantine in semenzaio. Per quanto concerne il terreno ospitante la semina di bieta, optiamo per suoli dal ph neutro, dall'alto potere drenante e concimati anticipatamente con sostanze organiche.
I semi o le piantine nate in semenzaio andranno poste ad una distanza considerevole l'una dall'altra.
La coltivazione della bieta è piuttosto semplice.
Alle piante vanno riservate le consuete cure colturali (sarchiatura e pacciamatura), ponendo particolare attenzione all'irrigazione della bietola: le foglie, infatti, risulteranno più appetitose al palato se la pianta verrà coltivata in un terreno molto umido.
La raccolta delle foglie di bietola può avvenire partendo da quelle più esterne, così come può essere tagliata alla base l'intero ortaggio, a patto però che abbia raggiunto almeno i due mesi di vita.
E' preferibile consumare la bieta in giornata, per gustare un ortaggio fresco, che conservi intatte le sue proprietà nutrizionali.
Nonostante si tratti di una pianta facilissima da coltivare, la bieta può essere attaccata da patologie e virosi che possono essere prevenute attuando correttamente le operazioni colturali della chenopodiacea.
Tra le malattie che più frequentemente possono colpire la bieta troviamo cercospora, peronospora e batteriosi. Occhio anche al virus del mosaico e a quello del giallume.
La bieta è una vera e propria miniera di nutrienti per il nostro organismo che lo rendono un ottimo rimedio depurativo naturale al cento percento.
L'ortaggio è infatti ricchissimo di vitamine A, C e K; di ferro, potassio e soprattutto di acqua.
Mangiare un bel piatto di biete, inoltre, può contribuire a migliorare il nostro sistema nervoso, a rafforzare le ossa, a prevenire l'anemia e a tenere a bada la pressione arteriosa.
100 gr di bieta contengono: