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Cavolfiore

Se in cucina il detto "Anche l'occhio vuole la sua parte" dovesse valere come un mantra allora non potremmo fare a meno di servire ai nostri commensali uno degli ortaggi multi-color per eccellenza: il cavolfiore!

Appartenente alla famiglia delle crucifere (come la verza e il cavolo cappuccio), il cavolfiore è un ortaggio davvero speciale. La sua parte commestibile è infatti il corimbo, la grande infiorescenza dalla caratteristica forma a palla che può essere bianca, ma anche viola o gialla; anche le foglie della pianta possono essere utilizzate come ingrediente di corpose e nutrienti zuppe calde: un vero toccasana nella stagione fredda!

La crucifera si caratterizza per un ciclo colturale biennale e per le infinite varietà che possono essere seminate e coltivate quasi tutto l'anno. L'unico nemico del cavolfiore è l'eccesso: no, quindi, allo stress causato dal troppo caldo o dal gelo tipici delle stagioni "estreme".

Indice


Come seminare cavolfiore

Ad ogni varietà di cavolfiore, il suo periodo di semina: questa è la regola base per avviare correttamente la germinazione di piantine destinate a produrre ortaggi squisiti, pronti per essere consumati sotto forma di frittelle, come condimento per la pasta o sotto forma di deliziose conserve in barattolo.

Esistono infatti cavolfiori di varietà precocissima (la cui raccolta avviene ad ottobre), precoce (che viene raccolta a novembre-dicembre), invernale (raccolta a gennaio-febbraio) e tardiva (la cui raccolta si avvia da marzo sino a maggio). Qualunque sia la varietà di crucifera prescelta possiamo affidare la germinazione delle piantine di cavolfiore al caro, vecchio semenzaio: lo scopo è quello di mantenere le temperature stabili (tra i 6 e i 20 gradi) procedendo ad un trapianto in vaso o in orto dopo 40 giorni dall'avvio della semina.

Il terreno ospitante le future piantine o i semi di cavolfiore dovrà essere nutrito con letame o humus, lavorato in profondità e di medio impasto. Forniamo alle piante di cavolfiore il giusto spazio per crescere e "fiorire", distanziando le colture tra loro almeno 60 cm.

Come coltivare cavolfiore

Il cavolfiore ha bisogno di essere seguito con cura nel corso del suo ciclo colturale partendo dalla cura del terreno e dalla protezione della pianta dalle infestanti.

Il suolo ospitante la crucifera dovrà essere umido ma non stagnante: la pacciamatura sarà, quindi, un'operazione da non sottovalutare, assieme alla sarchiatura che contribuirà a tenere lontane le malerbe.

Per quanto riguarda l'irrigazione, la pianta di cavolfiore avrà bisogno di dosi frequenti ma non esagerate di acqua per crescere forte e sana.

Quali accorgimenti adottare per il cavolfiore

Per garantire una sana crescita dell'ortaggio dovremo porre particolare attenzione alle rotazioni colturali che coinvolgono il cavolfiore.

Il consiglio più importante è quello di non coltivare i le piante di cavolfiore su terreni che abbiano ospitato piante uguali o altre crucifere per almeno tre anni. Semaforo verde, invece, alla coltivazione in suolo che abbia in precedenza ospitato piante di legumi.

Il cavolfiore è un ottimo vicino di orto soprattutto per aromatiche come salvia, sedano e rosmarino, nonché per i pomodori: provare per credere.

Malattie e parassiti del cavolfiore

Il cavolfiore è ortaggio gradito non solo ai "soliti" afidi e alle mosche bianche ma anche e soprattutto alla pericolosa cavolaia, nemico numero uno delle crucifere. Si tratta di un bruco molto ingordo (mangia infatti non solo il corimbo, ma anche le foglie della pianta) che può essere sconfitto con facilità grazie al bacillus thuringensis.

Per quanto concerne le malattie pericolose per la coltura di cavolfiore, molta preoccupazione potrebbe suscitare l'ernia del cavolo, patologia che può essere debellata con il rame ma che sarebbe consigliabile prevenire evitando l'insorgenza di ristagni idrici, dannosissimi per la pianta.

Come raccogliere il cavolfiore

Finalmente, dopo tante e ardue peripezie, siamo arrivati al momento tanto agognato: la raccolta del cavolfiore!

Quando è il momento giusto per avviare la raccolta dell'ortaggio? Il cavolfiore - del quale, ricordiamo, si consumano corimbo e foglie - può essere colto quando l'infiorescenza si presenterà compatta, soda e, soprattutto, unita. Quest'ultimo aspetto è importantissimo: se i piccoli fiorellini che compongono il corimbo fossero distanziati tra loro allora rischieremmo di portare a tavola un ortaggio non fresco, talmente maturo da non poter essere consumato.

Possiamo raccogliere l'ortaggio scalzando con una forca o una vanga l'intera pianta, oppure tagliando la testa con una lama e conservando anche le foglie, avendo cura di controllarle spesso eliminando quelle marcie o avariate.

Come conservare il cavolfiore

Spesso non riusciamo a consumare la nostra verdura fresca, appena colta. Per non rischiare di vedere molti ortaggi svilirsi prima di essere consumati possiamo avvalerci di una miriade di tecniche di conservazione che mantengano intatti le proprietà nutritive e il sapore del frutto della nostra fatica "agricola".

Il cavolfiore non fa eccezione, anzi. Se non riusciamo a cucinare e a degustare il corimbo appena colto, niente paura: possiamo preservare il "frutto" del nostro lavoro e le sue foglie avvalendoci di semplici tecniche che ne prolunghino le sue innate qualità. Scopriamo insieme come conservare il cavolfiore a lungo.

  • Dopo una leggera precottura possiamo congelare il nostro cavolfiore in classici sacchetti da congelatore. Dobbiamo ricordarci di pulire bene il corimbo prima di metterlo a bollire, avendo cura di separare i fiorellini e di eliminare le foglie esterne dall'ortaggio;
  • Il metodo della conservazione al naturale con acqua e limone è un metodo assolutamente sicuro di conservare a lungo il nostro cavolfiore. Dopo aver portato l'ortaggio ad ebollizione in acqua salata, poniamolo con la stessa acqua e con del succo di limone in barattoli di vetro, che andranno infine sterilizzati per una ventina di minuti allo stesso modo di qualsivoglia conserva;
  • Ultimo ma più sdoganato e amato è la creazione di conserve di cavolfiore in agrodolce. Fate bollire l'ortaggio in una miscela composta da olio di semi, aceto, origano, sale e zucchero. Dopo aver fatto bollire tale "pozione" per un paio di ore, poniamo il tutto in vasetti di vetro rigorosamente sterilizzati.

Come raccogliere e conservare i semi di cavolfiore

Trattandosi di una coltura biennale possiamo ottenere dei semi di cavolfiore solo a partire dal secondo anno: per ottenerli, non dovremmo tagliare la testa della crucifera.

Se vogliamo, quindi, procurarci i semi da soli dobbiamo "scarificare" alcune piantine per questo scopo. I semi possono essere raccolti quando i baccelli sulla pianta si presenteranno maturi, secchi. Una volta raccolti i semi del cavolfiore andranno conservati in luogo fresco e asciutto per un periodo non superiore ai cinque anni.

Proprietà e valori nutrizionali del cavolfiore

Il cavolfiore è un vero e proprio toccasana per il nostro organismo.

La crucifera, infatti, rappresenta una sorta di carburante per la nostra tiroide; l'ortaggio re dell'inverno, inoltre, aiuta a tenere stabile la pressione arteriosa ed è un valido alleato del nostro cuore e della nostra linea.

Merito delle vitamine C ed A contenute al suo interno; il cavolfiore è ricchissimo anche di fibre e proteine.

100 gr di cavolfiore contengono

  • Calorie 40
  • Acqua 84,20 g
  • Carboidrati disponibili 4,40 g
  • Zuccheri 3,90 g
  • Proteine 5,30 g
  • Grassi 0,30 g
  • Fibra totale 2,40 g
  • Vitamina A 60 µg
  • Vitamina C 28 mg