Pomodoro patataro

Il pomodoro patataro è una varietà di pomodoro molto antica, dal sapore intenso e particolarmente adatto alla preparazione di salse e sughi. Il frutto è tenero e succoso e contiene pochi semi. Grazie alla bassa acidità che presenta, è ideale soprattutto per essere passato e cucinato con carni e legumi. Il nome del pomodoro patataro deriva dalla forma delle sue foglie che somigliano a quelle della pianta di patate. Il peso di ogni frutto può anche superare il chilogrammo, tanto che la varietà viene chiamata anche "chilotto" o "kilotto". Presenta un colore rosso acceso e molto intenso, con una polpa ricca e soda.

La pianta di pomodoro patataro

La pianta di pomodoro patataro è una pianta rustica e resistente alla siccità. Ha un portamento determinato, cioè non cresce all'infinito ma si ferma quando produce l'ultimo grappolo fiorito. Viene coltivata a terra senza sostegno, con una distanza di 60 cm sulla fila e 130 cm tra le file. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, preferendo quelli di medio impasto, fertili e ben drenati. Gradisce pH preferibilmente tra 6-7. Nella preparazione del suolo è consigliata una lavorazione profonda (30-40 cm) e l'aggiunta di sostanza organica. Pur essendo una specie molto rustica, è preferibile attendere 3 anni prima di trapiantare i pomodori nel terreno dove già coltivati in precedenza. Utile utilizzare le piante innestate, qualora non si possa rispettare la corretta tempistica di rotazione.

Come seminare il pomodoro patataro

Per seminare il pomodoro patataro si può procedere in serra nel mese di febbraio e in campo aperto da fine marzo fino a metà aprile, con protezione. È consigliato interrare la pianta in buca al trapianto e aggiungere una buona dose di sostanza organica. A differenza delle altre specie vegetali, il pomodoro può essere trapiantato in profondità, anche a metà busto. L'importante è aggiungere del terriccio organico di qualità vicino alla radice, ricco di sali minerali come rame, potassio, zinco e magnesio. Il trapianto tra aprile e maggio favorisce una produzione più generosa, mentre nei mesi successivi si possono ottenere raccolte più prolungate nel tempo fino all'autunno inoltrato. Nei trapianti di inizio primavera, le piantine vanno protette con nylon (da arieggiare nelle giornate soleggiate); nei trapianti successivi, da aprile ad agosto, si sfrutta il TNT bianco, da rimuovere dopo 1-2 settimane.

Come coltivare il pomodoro patataro

Per coltivare il pomodoro patataro bisogna seguire alcune accortezze. Innanzitutto, bisogna fertilizzare ogni 3/4 settimane, aggiungendo fosforo e azoto nel periodo di maturazione della pianta. Procedere con buone quantità di potassio nel periodo di sviluppo dei frutti e continuare fino al loro progressivo ingrossamento. L'irrigazione deve essere molto copiosa al trapianto per poi diminuire gradualmente durante la crescita, ricordandosi di mantenere il terriccio fresco ma asciutto. I ristagni d'acqua possono essere dannosi per le radici e favorire lo sviluppo di funghi. Per evitare che i frutti tocchino il terreno e marciscano, si può usare una pacciamatura con paglia o plastica nera. Per favorire la ventilazione e la luce, si possono eliminare le foglie basse e quelle in eccesso. Per prevenire le spaccature dei frutti, si consiglia di irrigare regolarmente e di non lasciare i frutti troppo a lungo sulla pianta. Raccogliere i frutti quando sono ancora leggermente acerbi e lasciarli maturare in un luogo fresco e asciutto.

Quali accorgimenti adottare per il pomodoro patataro

Il pomodoro patataro è una varietà che richiede pochi accorgimenti, ma che può dare grandi soddisfazioni se coltivata con cura. Ecco alcuni consigli per ottenere il meglio da questa pianta:

  • Scegliere un luogo soleggiato e riparato dai venti forti.
  • Evitare i terreni troppo umidi o argillosi.
  • Concimare adeguatamente prima del trapianto e durante la crescita.
  • Irrigare abbondantemente ma senza creare ristagni.
  • Pacciamare il terreno per mantenere l'umidità e contrastare le erbe infestanti.
  • Sfoltire i frutti in eccesso per favorire lo sviluppo dei rimanenti.
  • Togliere le foglie secche o malate.
  • Raccogliere i frutti appena maturi o leggermente acerbi.
  • Conservare i frutti in luogo fresco e asciutto.

Malattie e parassiti del pomodoro patataro

Il pomodoro patataro è una varietà abbastanza resistente alle malattie fungine più comuni del pomodoro[^1^][4], come l'alternaria, l'antracnosi o la septoria. Tuttavia può essere attaccato da altri patogeni, come la peronospora, la fusariosi, la verticillosi, la moria dei semenzai o la botrite. Per prevenire e contrastare queste malattie, si consiglia di:

  • Effettuare una buona rotazione colturale, evitando di coltivare il pomodoro nello stesso terreno per almeno 3 anni.
  • Scegliere varietà resistenti o innestate.
  • Evitare i ristagni idrici e l'eccesso di concimazione azotata.
  • Irrigare alla base della pianta, senza bagnare le foglie.
  • Arieggiare bene le serre e le tunnel.
  • Eliminare le piante o le parti malate e bruciarle.
  • Intervenire tempestivamente con prodotti a base di rame o altri fungicidi biologici.

Il pomodoro patataro può essere anche infestato da alcuni parassiti animali, come gli afidi, gli acari, i tripidi, i ditteri minatori, i coleotteri crisomelidi, i lepidotteri nottuidi o i nematodi. Questi insetti possono danneggiare le foglie, i fiori o i frutti del pomodoro, oltre a trasmettere virus o batteri. Per prevenire e combattere questi parassiti, si consiglia di:

  • Favorire la biodiversità nell'orto, attirando insetti utili come coccinelle, crisope, sirfidi o api.
  • Usare consociazioni favorevoli con piante aromatiche o repellenti come aglio, cipolla, basilico o calendula.
  • Applicare trappole cromatiche o collanti per catturare gli insetti volanti.
  • Coprire le piante con reti antinsetto o teli non tessuti per impedire l'accesso ai parassiti.
  • Rimuovere manualmente gli insetti visibili o le uova deposte sulle foglie.
  • Spruzzare macerati o decotti a base di ortica, aglio, peperoncino o tabacco.
  • Intervenire con prodotti biologici come il piretro, il bacillus thuringiensis o il neem.

Proprietà del pomodoro patataro

Il pomodoro patataro è un ortaggio ricco di proprietà benefiche per la salute. Tra i suoi principali componenti troviamo:

  • L'acqua, che costituisce il 94% del suo peso ed è utile per idratare l'organismo e favorire la diuresi.
  • I carboidrati, che forniscono energia e sono presenti in quantità moderate (3,5 g per 100 g).
  • Le fibre, che aiutano la regolarità intestinale e il senso di sazietà (1,2 g per 100 g).
  • Le proteine vegetali, che contribuiscono alla formazione dei tessuti e sono presenti in piccole quantità (0,9 g per 100 g).
  • I grassi, che sono praticamente assenti (0,2 g per 100 g) e sono composti da acidi grassi insaturi benefici per il cuore.
  • Le vitamine, tra cui spiccano la vitamina C (14 mg per 100 g), che ha un'azione antiossidante e rinforza il sistema immunitario; la vitamina A (42 mcg per 100 g), che protegge la vista e la pelle; la vitamina K (7,9 mcg per 100 g), che favorisce la coagulazione del sangue; le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6 e B9), che intervengono nel metabolismo energetico e nervoso.
  • I minerali, tra cui il potassio (237 mg per 100 g), che regola la pressione arteriosa e l'equilibrio idrosalino; il fosforo (24 mg per 100 g), che rafforza le ossa e i denti; il magnesio (11 mg per 100 g), che contrasta lo stress e i crampi muscolari; il calcio (10 mg per 100 g), che previene l'osteoporosi; il ferro (0,3 mg per 100 g), che previene l'anemia; lo zinco (0,2 mg per 100 g), che stimola le difese immunitarie; il rame (0,1 mg per 100 g), che favorisce l'assorbimento del ferro; il selenio (0,1 mcg per 100 g), che ha un'azione antitumorale.

Oltre a questi nutrienti essenziali, il pomodoro patataro contiene anche dei composti fitochimici con effetti benefici sulla salute. Tra questi troviamo:

  • Il licopene, un pigmento rosso responsabile del colore del pomodoro e dotato di potenti proprietà antiossidanti. Il licopene protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi e dai raggi UV. Inoltre riduce il rischio di malattie cardiovascolari,