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Porro

Appartenente alla famiglia delle liliaceae (la stessa di scalogno, aglio e cipolla), il porro è un alleato prezioso della nostra cucina, complice non solo il sapore fresco e la consistenza croccante, ma anche le numerose proprietà che questo straordinario ortaggio possiede. 

La pianta di porro è una coltura biennale ma che viene trattata come annuale, dato che nel secondo anno di vita la pianta produce un ortaggio dalle foglie non particolarmente appetibili. La liliacea è perfetta da mangiare cruda nelle insalate, anche in sostituzione di aglio o cipolla, così come può essere un ingrediente vincente in zuppe o vellutate di verdure e persino nella pasta.

Indice


Come seminare porro

Il porro è una pianta che esiste in due varietà, quella invernale e quella estiva, in base al periodo di semina che caratterizza ognuna delle due varietà.

La semina della liliacea può essere avviata tra il mese di febbraio e quello di giugno, avvalendosi dell'ausilio di un semenzaio riscaldato per favorire una corretta germinazione dei semi. In fase di trapianto delle neonate piantine dobbiamo ricordare di fornire loro un suolo ben nutrito da concime organico, lavorato in profondità con vanga e zappa e soprattutto ben drenato.

Il ph del suolo ospitante le piantine, che andranno distanziate tra loro circa 30-45 cm in fase di trapianto, dovrà essere leggermente acido.

Ricordiamo, infine, che il porro è una coltura perfetta da gestire in vaso, a patto di mantenere le medesime condizioni del terreno e ricorrendo ad un contenitore profondo almeno 30 cm e avente un diametro di 20 cm circa.

Come coltivare porro

Il porro può essere gestito con semplicità in vaso così come in orto. L'unica pecca della liliacea è la lunga durata della coltivazione, motivo per cui dovremo munirci di tanta, tantissima pazienza.

Innanzitutto, ricordiamo che la liliacea ama le calde temperature e che dunque in inverno andrà protetta con paglia o tessuto non tessuto in caso di coltivazione in terrazzo. Altro aspetto da considerare in caso di coltivazione casalinga così come in orto riguarda l'irrigazione del porro. L'acqua non deve mai toccare le foglie, ma bagnare solo il terreno e le colture vanno irrigate almeno una volta alla settimana (due in caso di giornate torride) evitando i ristagni idrici.

Altri lavori importantissimi per mantenere in salute la coltura di porro sono pacciamatura e sarchiatura, per tenere le malerbe lontane e rincalzo per imbianchimento, da effettuarsi dopo un mese dal trapianto delle colture e, successivamente, un mese prima della raccolta dei porri, da avviare circa 150/180 giorni dall'inizio della semina o quattro mesi dopo il trapianto delle colture.

Il porro è una pianta perfetta per garantire efficaci consociazioni colturali, perché ben si sposa a fianco di colture come carota, lattuga e cavoli. Bisogna, invece, prestare attenzione in fase di rotazioni colturali, perché la sua coltivazione non deve seguire quella di altre liliaceae.

Malattie e parassiti del porro

Come le altre "sorelle", il porro teme la mosca della cipolla e la mosca minatrice del porro. Per prevenire tali attacchi può essere utile porre le piantine di porro vicino a quelle di carota, repellenti naturali per questa tipologia di insetti. In alternativa, via libera ai rimedi naturali come l'olio di neem o il piretro, davvero efficaci contro la mosca del porro.

Per quanto riguarda le patologie pericolose per la coltura di porro dobbiamo registrare la pericolosità per l'intera coltura rappresentata dalla ruggine e soprattutto, dalla peronospora, contro la quale c'è ben poco da fare se non estirpare ed eliminare definitivamente la pianta colpita da questa terribile malattia. 

        

Proprietà e valori nutrizionali del porro

Buono in tutti i sensi, il porro oltre a possedere un sapore unico e delicato unito ad una consistenza croccante è una miniera di nutrienti per il nostro organismo.

Basti pensare che l'ortaggio, povero di grassi e ricchissimo di acqua, contiene al suo interno una miriade di vitamineC, E, A, K e molte appartenenti al gruppo B che rendono il fratello della cipolla un ottimo rimedio antiossidante, antinfiammatorio, diuretico e persino antibiotico.

Il porro è ricchissimo anche di sali minerali come ferro, magnesio, sodio, fosforo e potassio ed è indicato anche in gravidanza. Il suo consumo va limitato solo in caso di pressione bassa, allergia al nichel o se si è affetti da calcoli renali o si soffre di incontinenza.

100 g di porro contengono:

  • Calorie 61
  • Acqua 83 g
  • Fibre 1,8 g
  • Zuccheri 3,9 g
  • Proteine 1,5 g
  • Glucidi 1,8 g
  • Potassio 180 mg
  • Sodio 20 mg
  • Calcio 59 mg
  • Magnesio 28 mg
  • Fosoforo 35 mg
  • Lipidi 0,3 g
  • Vitamina A 1667 IU
  • Vitamina C 12 mg
  • Vitamina K 47 mcg
  • Vitamina E 0,9 mg